sabato 8 maggio 2010

Pedofilia e Vaticano. L’archivio Usa che in Italia nessuno conosce. Prima puntata


Pedofilia e Vaticano. L’archivio Usa che in Italia nessuno conosce. Prima puntata
31 marzo 2010

di Sabrina Provenzani

Negli ultimi mesi, molti casi di pedofilia nella Chiesa cattolica sono venuti allo scoperto in tutto il mondo, in rapida sequenza, come in un domino. Stati Uniti, Irlanda, Germania, Olanda, Svizzera, Austria, Italia: le vittime di questi abusi, reiterati nel tempo e per anni nascosti, decidono ora di parlare, si rivolgono agli avvocati, pretendono attenzione e giustizia – non più solo quella divina, ma quella umana dei tribunali.

E producono prove incontrovertibili, che le gerarchie ecclesiastiche hanno occultato per decenni. Non solo: dal 1981 al 2005 l’attuale papa Benedetto XVI fu a capo di quella Congregazione per la Dottrina della Fede cui spetta tuttora l’istruzione dei processi canonici ai danni di preti accusati di molestie. Come poteva non sapere dei tanti abusi segnalati in quel lasso di tempo?

Fra questi, emblematico è il dossier raccolto e pubblicato nel marzo 2010 dal New York Times, che documenta le violenze compiute, dal 1950 al 1974, da un prete cattolico, Padre Lawrence Murphy, su 200 bambini sordomuti a lui affidati nella Diocesi di Milwaukee, nel Wisconsin, Usa.

Oltre a contenere inequivocabili testimonianze di alcune delle vittime, il dossier dimostra anche come i diretti superiori di Murphy fossero a conoscenza delle sue azioni almeno dal 1974 e ne avessero informato le gerarchie vaticane. Perché non intervennero per punire il prete, rendere pubbliche le denunce e costringerlo a lasciare l’abito talare?

Perché gli italiani possano farsi liberamente un’opinione su questo scandalo abbiamo deciso di tradurre il dossier del New York Times e metterlo a disposizione sul sito a puntate.

Nella prima, la testimonianza di una giovane vittima, raccolta nel 1974; il memorandum con cui l’Arcivescovo di Milwaukee concede a Murphy un “congedo per motivi di salute” dalla Saint John School, l’Istituto per sordomuti dove furono commessi gli abusi; la foto di Murphy “MOST WANTED” distribuita, sempre nel 1974, dagli studenti della scuola per denunciare le molestie subite.

I DOCUMENTI CHE SEGUONO, NEL DOSSIER DEL NEW YORK TIMES, SONO ARCHIVIATI CON UN NUMERO PROGRESSIVO E LA DICITURA “ARCH_MARSHALL”, cioè si trovavano nell’archivio dell’arcivescovo dell’epoca.


15 maggio 1974



Io, [omissis] mi sono diplomato alla St.John’s School per Sordi nel maggio 1970. Quello che segue è il racconto dei miei rapporti con Padre Lawrence Murphy dal 1964 al 1970.


Nel 1964 mi recai nell’ufficio di Padre Murphy per parlargli dei problemi che avevo con una delle Sorelle, e Padre Murphy mi rimproverò, dicendomi che ero stato cattivo. Poi mi attirò nella sua stanza e mi iniziò al sesso. Per prima cosa mi

sculacciò con la cintura dei pantaloni e poi prese a toccarmi il pene mentre mi parlava di sesso.

Lo fece tante altre volte: mi tormentava perché andassi nella sua stanza e mi costringeva a commettere atti impuri. Pochi giorni dopo mi raggiunse nel dormitorio maschile e cominciò a toccarmi mentre [omissis] ci guardava dal suo letto. Una notte vidi Padre Murphy che toccava il pene di [omissis] nel suo letto.



Intorno al 1967 o 1968 fummo trasferiti in un nuovo edificio della scuola e anche lì Padre Murphy venne nella mia stanza – non c’erano porte – e mi toccò mentre mi trovavo nella parte superiore del letto a castello, mentre [omissis] dormiva di sotto. Mi molestò molte volte, fino al mio diploma.


Mi toccò alcune volte anche durante la confessione, in camera da letto, in bagno o nel suo ufficio. Quando mi confessava mi chiedeva sempre: “Hai mai fatto questo con altri ragazzi?”. Io rispondevo di sì e lui allora mi chiedeva i nomi degli altri ragazzi e io finii per dirglieli. Così cominciò a molestare anche gli altri.


Durante il periodo estivo ci portava al suo cottage e una volta, mentre sedevo in auto al suo fianco dal lato del passeggero, mi toccò anche di fronte agli altri, ma non so se ci videro. Ci trattava come fossimo sui figli: ci portava al cinema, al ristorante, alle mostre… mi toccava nella stanza da letto del cottage e lo faceva anche con gli altri ragazzi.


Durante il mio viaggio prima del diploma, una settimana e New York e a Washington, mi molestò anche in albergo. Ho sofferto molto a causa di Padre Murphy per sei anni.


Se andrò davanti a una corte, proverò che tutto questo è vero: chiederò a Padre Murphy di spogliarsi e prima che lo faccia rivelerò ai giudici che il pene di padre Murphy non è circonciso.


Ancora una cosa: spesso Padre Murphy veniva nella sala docce e fissava i nostri peni. Allora il nostro supervisore era il signore Barnett.


In fede



[OMISSIS]



A seguito di questa e altre denunce, la Diocesi decise di allontanare Padre Murphy dalla scuola e per occultare le vere ragioni della sospensione decise di concedergli un “congedo per motivi di salute” specificando che questa doveva essere la motivazione indicata nei documenti pubblici.








12 Settembre 1974


MEMORANDUM


OGGETTO: Padre Lawrence Murphy


DA: Padre Robert G. Sampon


In una conversazione telefonica con padre Murphy Sabato 7 settembre 1974 sono stati definiti i seguenti dettagli:


Padre Murphy prenderà quello che sarà chiamato “congedo temporaneo per motivi di salute” a partire da metà settembre. Questa sarà la definizione riportata nell’edizione autunnale dell’annuario del Catholic Herald Citizen e nel prossimo manuale pastorale.


Questo congedo durerà fino alla fine di Novembre. Allo scadere di questo periodo padre Murphy dovrà prendere contatti con l’Arcivescovo per ricevere istruzioni.


Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, ecco gli accordi:


La St John’s School gli pagherà lo stipendio fino alla fine di settembre.


Per lo stipendio pieno di Ottobre e Novembre Padre Murphy farà domanda al Fondo ecclesiastico di san Michele. La segreteria dovrà verificare che l’Arcivescovo abbia concesso il congedo temporaneo per motivi di salute.



La St. John’s School lo manterrà nel progetto Blue Cross/Blue Shield fino alla fine dell’anno 1974, a partire dal prossimo trimestre che avrà inizio il 1 ottobre.


Il Padre dovrà informare il Fondo di san Michele in mondo che la sua assicurazione non venga trasferita.


Padre Murphy ha versato i contributi pensionistici per l’anno 1975, per cui non è necessario dedurli dall’assegno del Fondo.


Concordo nel chiedere che il Catholic Herald continui a inviare le sue copie a Padre Murphy all’indirizzo di Boulder Junction fino a diverso avviso.


SEGUE INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO



Copia di questo memorandum sarà inviata al Fondo ecclesiastico di san Michele, a padre Murphy e all’Arcivescovo.

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