sabato 8 maggio 2010

Intercettazioni: come Berlusconi manovra la televisione


Articolo pubblicato martedì 16 marzo 2010 in Germania. da Sueddeutsche Zeitung 
fonte:italiadall'estero
Nel corso di una intercettazione Silvio Berlusconi avrebbe cercato di impedire la messa in onda di trasmissioni dell’emittetente pubblica RAI che hanno posizioni critiche verso il governo.

Silvio il Grande schiuma di rabbia: che questo succeda nella sua Italia! Secondo quanto riportano i media, un magistrato pugliese avrebbe avviato un’inchiesta contro il presidente del Consiglio per concussione e minacce.

La magistratura basa queste accuse, secondo l’agenzia ANSA, sulle intercettazioni telefoniche emerse nel corso di un altro procedimento. Silvio Berlusconi, attaccato, definisce ancora una volta scandalose le azioni legali contro di lui. Il suo sospetto è che sia in corso una campagna denigratoria della sinistra: “Sono scioccato. Queste indagini si scontrano contro il diritto e la democrazia.”

Berlusconi è accusato dalla magistratura di Trani di avere preteso, nel corso di una telefonata con Giancarlo Innocenzi, commissario dell’agenzia italiana indipendente per il controllo della TV AGCOM, la chiusura di diverse trasmissioni della TV pubblica RAI critiche verso il governo.

La magistratura di Trani sostiene di avere desunto questa informazione da una intercettazione telefonica tra Berlusconi e Innocenzi.

La conversazione è stata acquisita per caso, nel corso di una serie di intercettazioni in una operazione di controllo su Innocenzi, spiega la procura di Trani. Allora si indagava sull’ipotesi che American Express applicasse interessi passivi troppo elevati sul debito ai possessori di carte di credito.

Contro la persona di Berlusconi non sarebbe stata effettuata alcuna intercettazione telefonica, la registrazione sarebbe emersa a margine dell’indagine in corso.

Sulla base di queste intercettazioni la procura di Trani indaga ora tuttavia per abuso d’ufficio e minacce di un funzionario politico, cioè di Innocenzi.

Berlusconi ha subito sottolineato che non si configurerebbe alcun reato e che contro queste trasmissioni si era già espresso pubblicamente esprimendo le sue critiche.

Il Ministero della Giustizia italiano sta verificando se il metodo investigativo della procura di Trani sia corretto. Diversi ispettori stanno esaminando il caso.

In primo luogo la conversazione intercettata tra Berlusconi e Innocenzi avrebbe riguardato la cancellazione delle trasmissioni di intrattenimento Anno Zero e Parla con me.

Anno Zero è condotto dal giornalista e scrittore italiano Marco Travaglio [è condotta da Michele Santoro, Marco Travaglio è ospite fisso. N. d. T.]. A lui nel 2009 è stato assegnato il premio per la libertà di stampa dell’associazione dei giornalisti tedeschi, per le sue inchieste indipendenti sui difficili rapporti tra giustizia e politica in Italia e sugli scandali di Berlusconi.

Berlusconi ha definito “oscena” la trasmissione e ha inoltre criticato, parlando con il commissario dell’Agcom Innocenzi, un rafforzamento dei servizi sul politico di opposizione Antonio di Pietro.

Storie abbellite

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, grazie ai suoi vassalli nelle commisisoni, ha una grande influenza sulla TV pubblica RAI. Inoltre è notoriamente proprietario, con il gruppo di sua proprietà Mediaset, di tutte e tre le grandi reti private del Paese e del più grande gruppo editoriale italiano, il gruppo Mondadori di Milano.

Secondo il Corriere della Sera la magistratura avrebbe intercettato complessivamente 18 telefonate di Berlusconi sulla questione delle trasmissioni televisive della Rai. La maggior parte di queste si sarebbero tenute con il suo fedelissimo Augusto Minzolini, diventato recentemente direttore del TG1 grazie alle influenze di Berlusconi. Il sospetto è che presenti una versione edulcorata delle notizie riguardanti il capo del governo.

Il commissario Innocenzi nega addirittura di aver mai avuto una telefonata del genere con Berlusconi. “Io sono indipendente. Con Berlusconi non ho alcun rapporto stretto”.

Berlusconi avrebbe anche cercato di intervenire presso Corrado Calabrò, direttore dell’Agcom.

Anno Zero, come altri talk show politici, al momento non va in onda a causa delle imminenti elezioni regionali che si terranno a fine marzo in 13 delle 20 regioni italiane. Il Consiglio di Amministrazione dell’emittente pubblica RAI intende così garantire la par condicio nel periodo pre-elettorale. In occasione delle ultime elezioni pare che la questione non stesse così a cuore alla vigilanza RAI, visto che era stato ignorato un paragrafo che la riguardava.

La temporanea sospensione non sarebbe da ricollegare alla discutibile telefonata di Berlusconi. Dunque le quattro trasmissioni dovrebbero tornare in onda dopo le elezioni regionali.

[Articolo originale "Belauscht: Wie Berlusconi das Fernsehen lenkt " di Patrizia Barbera]

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