Articolo pubblicato mercoledì 28 aprile 2010 in Francia da Le Figaro
Fonte: Italia dall'estero.
Il Comitato Antitortura del Consiglio d’Europa (CPT) ha auspicato oggi l’apertura di un’approfondita inchiesta sui maltrattamenti da parte dell’Italia dei richiedenti asilo provenienti dall’Africa, respinti in Libia nel luglio scorso.
Quest’agenzia, che aveva inviato una missione sul posto a fine luglio, ritiene che l’Italia abbia violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo intercettando gli immigrati in mare per respingerli verso la Libia. “Allo stato attuale, la Libia non dovrebbe essere considerata come sicura per i rifugiati che rischiano [di subire, N.d.T.] maltrattamenti”, afferma il rapporto.
Il CPT si rammarica che i candidati all’immigrazione respinti in mare dai pattugliamenti italiani “non hanno potuto avere accesso al sistema di protezione dei rifugiati”. Dalla visita dei suoi esperti, emerge che Roma “ha consapevolmente respinto persone particolarmente vulnerabili o che avrebbero potuto far valere uno status di rifugiati”, deplora il documento.
Il rapporto, pubblicato a Strasburgo con gli elementi di risposta del governo, giunge dopo le critiche di altre organizzazioni.
Human Rights Watch (HRW) ha criticato l’Italia per i respingimenti degli immigrati clandestini verso la Libia. “Le navi italiane respingono le imbarcazioni degli immigrati clandestini senza verificare se tra loro ci siano rifugiati, malati o feriti, donne incinte o minori”, indicava a settembre il rapporto dell’organizzazione.
[HRW] chiedeva all’Italia ed all’Unione europea di “rinunciare a respingere i non libici verso la Libia finché il modo di questo paese di trattare immigrati, richiedenti asilo e rifugiati non sarà conforme alle norme internazionali”.
L’accordo siglato dall’Italia con la Libia per respingere gli immigrati è stato criticato a dicembre anche dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha criticato il respingimento dei rifugiati aventi valide ragioni per chiedere asilo in Europa.
Il rapporto completo del CPT e la risposta del governo italiano sono disponibili sul sito del comitato.
[Articolo originale "Libye/clandestins: Rome critiquée " di Agence France Presse]
Fonte: Italia dall'estero.
Il Comitato Antitortura del Consiglio d’Europa (CPT) ha auspicato oggi l’apertura di un’approfondita inchiesta sui maltrattamenti da parte dell’Italia dei richiedenti asilo provenienti dall’Africa, respinti in Libia nel luglio scorso.
Quest’agenzia, che aveva inviato una missione sul posto a fine luglio, ritiene che l’Italia abbia violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo intercettando gli immigrati in mare per respingerli verso la Libia. “Allo stato attuale, la Libia non dovrebbe essere considerata come sicura per i rifugiati che rischiano [di subire, N.d.T.] maltrattamenti”, afferma il rapporto.
Il CPT si rammarica che i candidati all’immigrazione respinti in mare dai pattugliamenti italiani “non hanno potuto avere accesso al sistema di protezione dei rifugiati”. Dalla visita dei suoi esperti, emerge che Roma “ha consapevolmente respinto persone particolarmente vulnerabili o che avrebbero potuto far valere uno status di rifugiati”, deplora il documento.
Il rapporto, pubblicato a Strasburgo con gli elementi di risposta del governo, giunge dopo le critiche di altre organizzazioni.
Human Rights Watch (HRW) ha criticato l’Italia per i respingimenti degli immigrati clandestini verso la Libia. “Le navi italiane respingono le imbarcazioni degli immigrati clandestini senza verificare se tra loro ci siano rifugiati, malati o feriti, donne incinte o minori”, indicava a settembre il rapporto dell’organizzazione.
[HRW] chiedeva all’Italia ed all’Unione europea di “rinunciare a respingere i non libici verso la Libia finché il modo di questo paese di trattare immigrati, richiedenti asilo e rifugiati non sarà conforme alle norme internazionali”.
L’accordo siglato dall’Italia con la Libia per respingere gli immigrati è stato criticato a dicembre anche dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha criticato il respingimento dei rifugiati aventi valide ragioni per chiedere asilo in Europa.
Il rapporto completo del CPT e la risposta del governo italiano sono disponibili sul sito del comitato.
[Articolo originale "Libye/clandestins: Rome critiquée " di Agence France Presse]
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