sabato 8 maggio 2010


Forze italiane al centro addestramento integrato Usa per aerei F-35
Mercoledì 28 aprile 2010 
Eglin, Florida - Il 20 aprile scorso alcuni rappresentanti dell'Aeronautica e della Marina militare italiana hanno visitato il 33esimo stormo caccia presso la base aerea di Eglin, in Florida, allo scopo di valutare i progressi del primo centro di addestramento integrato per cacciabombardieri ed apprendere ulteriori elementi sul programma istruzionale ai piloti, previsto dall'Italia dopo l'acquisto di diversi esemplari di F-35, i modelli di ultima generazione costruiti da Lockheed Martin.
Il velivolo è stato inserito nel programma di riarmo aeronautico predisposto dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, che prevede l'acquisto di 131 caccia-bombardieri da attacco F-35 Lightning II nell'arco dei prossimi diciotto anni. Spesa complessiva: oltre 13 miliardi di euro. Un acquisto spettacolare che dimostra però, oltre al fatto che seproprio si vuole i soldi si trovano per permettersi ogni "lusso", che l'Italia ha programmi a lunga scadenza per interventi bellici all'estero, nelle missioni internazionali a salvaguardia della pace" in virtù della "spiccata capacità di impiego fuori area" dei velivoli acquistati. Insomma anche noi vorremmo poter bombardare i pastori afgani nel quadro delle nostre missioni " di pace".
Le forze italiane sono partner, insieme ad altri Paesi, di un programma che prevede la fornitura dei nuovi velivoli da guerra e l'addestramento integrato, che avverrà nelle basi americane sotto la coordinazione degli ufficiali americani. L'ammiraglio Paolo Treu, capo di Stato Maggiore della Marina, tra le più alte cariche giunte alla base di Eglin, ha affermato che la visita è stata molto utile per capire tutti i requisiti necessari per condividere il piano relativo agli aerei in questione, ed iniziare a partecipare alle attività del centro di addestramento integrato.

Le forze aere italiane riceveranno i caccia di quinta generazione F-35 Lighting II per il 2015, e per quella data avranno seguito il percorso di test sulle macchine e l'addestramento ai piloti. Il programma è ritenuto di fondamentale importanza per la Marina militare italiana, ha precisato Treu, al fine di mantenere una potente capacità di proiezione strategica e di lancio nelle operazioni di guerra, dal mare e da terra. (fonti Avionews e Peacereporter)
(a/p)

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