sabato 8 maggio 2010

Intrecci. La Rai e l'italia Berlusconiana di facili costumi


Articolo di Società cultura e religione, pubblicato martedì 16 febbraio 2010 in Francia da France Inter 
fonte: italiadall'estero

Non si può utilizzare nessun’altra espressione: seni enormi degni dei film di Fellini. È uno dei carri vedetta del carnevale tedesco di Colonia.

E talvolta, la televisione a Roma, fa di tutto per alimentare questa caricatura di un’Italia dai facili costumi, di un paese di cantanti affascinanti e di mandolini. Mercoledi scorso, sulla RAI, i telespettatori erano invitati ad eleggere “il piu’ grande italiano di tutti I tempi”. Philippe Ridet, il corrispondete di Le Monde da Roma, racconta: “Tra i 14 finalisti, non un solo personaggio politico o storico ma una pleiade di artisti: Caravaggio, Dante, Leonardo Da Vinci, Puccini, Verdi …e, in mezzo alla lista, la popolare cantante Laura Pausini”.

Tra i 15 più grandi italiani di tutti I tempi, ci sarebbe quindi questa cantante… ”Il nostro scopo era quello di creare un gioco polemico”, spiega il responsabile della trasmissione. Rappresentanti della stampa estera, membri della giuria, ne erano disgustati. Alla fine, è stato Leonardo Vinci a vincere.

Mentre la RAI si diverte, ogni mese, in Italia, il clima si fa sempre più teso. Continua Philippe Ridet, nella stessa edizione de Le Monde: “Il week-end scorso, a Milano, sono scoppiati alcuni scontri molto violenti tra comunità di immigrati e tra stranieri ed italiani. Dopo una discussione in un autobus, un Egiziano e’ stato ucciso con una coltellata da un Peruviano. Si sono susseguite lunghe ore di sommosse, nel corso delle quali sono state dette le seguenti frasi: “Italiani, vi massacriamo” e la risposta: “Immigrati, ritornate a casa vostra”.

Le violenze di questo tipo hanno dei precedenti. Il mese scorso, in gennaio, in Calabria, alcune sommosse avevano opposto lavoratori giornalieri africani agli abitanti della città di Rosarno, in seguito alle quali un migliaio d’immigrati sono scappati dalla regione.

Su CourierInternational.com, l’inquietudine del quotidiano La Stampa “Cosa succede nel nostro paese, dove nessuno riconosce il diritto dello Stato a fare giustizia? Nel Sud e in certe periferie del nord, è la Mafia a governare. A Roma, all’interno delle istanze stesse del potere, si rifiuta ai magistrati il diritto d’indagare. E oggi, alcuni stranieri che vivono sul nostro suolo non sembrano a loro volta riconoscere l’autorità dello Stato. Quest’odio e questa volontà di farsi giustizia da soli devono far riflettere, scrive la Stampa, prima che sia troppo tardi”.

[La trasmissione continua con altri argomenti, N.d.T.]

[Articolo originale "Télescopages" di Nicolas Demorand]

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