sabato 8 maggio 2010

Pedofilia e Vaticano. Caso Murphy, il Rapporto Walker (terza puntata)


Pedofilia e Vaticano. Caso Murphy, il Rapporto Walker (terza puntata) 
Trovi qui la prima puntata. http://www.facebook.com/note.php?note_id=377951417054
Trovi qui la seconda puntata http://www.facebook.com/note.php?note_id=378468022054

di Sabrina Provenzani
È il 12 dicembre 1993. Padre Lawrence Murphy, il sacerdote cattolico accusato di abusi sessuali da alcuni allievi della St John School per non udenti di Milwaukee (e per questo allontanato dall’incarico nel 1974), viene interrogato dalla dottoressa Kathy Walker, specializzata in turbe sessuali. A richiedere il parere dell’esperta è l’Arcidiocesi di Milwaukee, retta dal 1977 dall’Arcivescovo Rembert G.Weakland.

La Walker stila un rapporto inequivocabile circa la pericolosità di Murphy e la possibilità che reiteri gli abusi e invita la Diocesi a prendere provvedimenti per controllarlo e restringerne l’attività pastorale TUTTORA in corso.

Ecco la sua relazione, tradotta dal dossier disponibile sul sito del New York TImes. Particolarmente significativi sono i paragrafi

RACCOMANDAZIONI e DISTORSIONI COGNITIVE.

LM [Lawrence Murphy]

I. Raccolta delle informazioni
II. Conclusioni
III. Raccomandazioni
IV. Aree tematiche specifiche:

A. Profilo delle vittime
B. Comportamento sessuale
C. Episodi/ contesto
D. Scenario tipico della condotta sessuale
E. Distorsioni cognitive
F. Confessione
G. Aspetti morali per un prete



Riassunto (basato su autodichiarazione del cliente)


Ammissioni/ dinieghi:


- dei nomi riferiti, ammette contatti sessuali con 19 ragazzi, nega di averne avuto con altri 10

- nega contatti sessuali con chiunque non sia nominato in denunce esterne, e ammette solo quelli di cui è accusato

- il numero di contatti sessuali PER BAMBINO varia da 1 a più di 25 (non ne ammette più di 25 ma non nega che sia stato possibile un numero di incontri più alto)

- periodo di tempo in cui questi contatti con allievi della St John ebbero luogo: fra il 1952 e il 1974


Il cliente è diventato sessualmente attivo negli anni del seminario (studi liceali) e lo è rimasto fino a due anni prima dell’ordinazione sacerdotale, quando con un compagno decise che era sbagliato avere rapporti sessuali.


I successivi rapporti furono con i ragazzi della St.John


C’era un gruppo di ragazzi fra cui il cliente sceglieva regolarmente qualcuno da portare al suo cottage a Boulder Junction per consumare rapporti sessuali:


[LUNGO OMISSIS]



Il cliente nega di avere avuto rapporti sessuali con chiunque dopo l’allontanamento dalla St. John e il trasferimento a Boulder Junction, avvenuto il 17 settembre 1974. Nega qualsiasi coinvolgimento con non udenti nella Diocesi di Superior [ dove era stato trasferito]


Benché di questo manchino le prove, il cliente riferisce di un incontro con l’Arcivescovo Cousins nel 1974, in cui l’Arcivescovo avrebbe ritenuto le accuse di abusi sessuali a carico di Murphy credibili.

Di conseguenza, il cliente fu esonerato dall’esercitare il ministero con bambini.



CONCLUSIONI


- sessualmente orientato verso adolescenti maschi, generalmente in età post-puberale

- dice di aver tentato approcci sessuali verso tutti i ragazzi della St John che corrispondessero al suo profilo sessuale preferito (vedi), evitando gli altri perché non corrispondevano a tale profilo e perché riteneva che non avrebbero mantenuto il “segreto”

- le accuse parlano di abusi del cliente su circa 200 studenti. Questa stima sembrerebbe piuttosto verosimile

- è molto probabile che i ragazzi abbiano scambiato le “sessioni di educazione sessuale” con la Confessione, visto che gli stessi temi venivano affrontati negli stessi o in simili luoghi e il ragazzo in entrambi i casi veniva rimproverato o istruito in termini “pastorali”

- c’è il sospetto che la confusione fra la Confessione e l’”educazione” al sesso fosse generata di proposito

- il cliente sostiene di non aver avuto rapporti sessuali dopo il 1974.

-

Benché ciò sembri corrispondere alla verità, sarebbe necessario fare delle ricerche in tal senso nella Diocesi di Superior. I membri della comunità dei non udenti dovrebbero essere contattati, così come chiunque abbia avuto relazioni dirette con il cliente nel corso del suo ministero pastorale.

È molto difficile per chiunque interrompere improvvisamente un’attività sessuale molto intensa, a meno che non intervenga un evento traumatico. La scoperta e l’umiliazione pubblica subita nel 1974 potrebbero aver avuto questo effetto. Va anche considerato, tuttavia, che le distorsioni cognitive sono profondamente e diffusamente intrecciate con un’incapacità di gestire la vergogna connessa agli eventi. Questo cliente sembra non avere coscienza della gravità del danno provocato.


- Non è un sadomasochista. Utilizzava le punizioni o i maltrattamenti per controllare i ragazzi, non per trarne piacere sessuale

- Non è possibile accertare se il cliente abbia continuato ad avere rapporti sessuali con le ex vittime quando si reca nell’area di Milwaukee. Il cliente sostiene che non ve ne sono stati

-

RACCOMANDAZIONI

1. è necessario fare indagini nella Diocesi di Superior:

A. la comunità dei non udenti va identificata e bisogna rispondere alla domanda se il cliente abbia avuto successivi contatti con qualcuno dei non udenti a Superior
B. il ministero pastorale del cliente dovrebbe essere sottoposto a revisione, e bisognerebbe ottenere informazioni oggettive e di prima mano

2. il cliente ha bisogno di una terapia specifica per violentatori ma non è un buon candidato per sottoporvisi ed è improbabile che collabori.

3. il cliente ha bisogno di una guida spirituale/pastorale che lo sostenga come essere umano ma lo aiuti a fare i conti con la violazione dei doveri del suo ministero (ha scelto come preda un gruppo svantaggiato e, fra loro, i più vulnerabili, per approfittare di loro grazie al proprio ruolo)

4. fornire ndicazioni sull’opportunità che il cliente continui a esercitare il ministero pastorale va al di là del mio ruolo. Posso però sottolineare alcuni rischi:

I. Il cliente potrebbe venire sottoposto a esposizione pubblica, in tribunale o sotto i riflettori mediatici, a causa del suo passato. In quel caso, l’opportunità del fatto che sia ancora in carica verrebbe contestata pubblicamente

II. Nel caso in cui il cliente dovesse avere contatti sessuali con un minore o un adulto vulnerabile successivamente a questa relazione medica e dovesse continuare a esercitare il ministero pastorale e se la vittima dovesse essere procacciata tramite l’attività pastorale, l’Arcidiocesi o Diocesi potrebbe esserne ritenuta legalmente responsabile.













PROFILO DELLE VITTIME


Profilo della vittima tipica: età 15-22 anni: in un caso 11 anni.

Razza caucasica, altezza media 1.77, corporatura media, non sovrappeso; capelli neri, occasionalmente biondi; bisognosa di attenzione e affetto; leale; in adorazione di Lawrence Murphy; rispettoso; abilità sociali molto limitate; sessualmente ignorante.

Ha genitori poco disponibili o distanti, del tutto disinteressati al figlio

- scarse capacità comunicative scritte

- si tratta tipicamente di bambini che avevano commesso qualche violazione e dovevano essere puniti

- padre della vittima non è mai un seminarista (meno sottomesso a preti o sacerdozio)


COMPORTAMENTI SESSUALI


Tipologia di comportamenti sessuali messi in atto dal cliente:

- masturbazione manuale del bambino, di solito fino al raggiungimento dell’orgasmo/eiaculazione

- auto masturbazione fino al raggiungimento dell’orgasmo/eiaculazione, sia contemporaneamente al bambino o successivamente al contatto sessuale

- non permette al bambino di masturbarlo

- voyeurismo: si metteva in situazioni tali da guardare atti sessuali fra i ragazzi

- nega l’accusa di aver colpito i bambini sul pene con una cintura ma ammette di averla usata per punirli


EPISODI/ LUOGHI


- la stanza dei supervisori o il dormitorio a St John

- il letto del cliente a casa di sua madre a Boulder Junction

- visite scolastiche a NYCity a Washington, D.C (in stanza d’albergo)


SCENARIO TIPICO DEL CONTATTO SESSUALE

1. quando i ragazzi (durante il sacramento della Confessione) confessavano di aver avuto rapporti con un altro ragazzo, il cliente gli chiedeva di fare i nomi (la scusa per questo era che, nel caso fra loro ci fosse stata una ragazza, “la questione sarebbe stata più grave per il rischio di gravidanze)
2. il cliente identificava questi ragazzi durante il giro serale nel dormitorio. Se trovava qualcuno di loro impegnato in qualche contatto sessuale gli ordinava di seguirlo nella stanza del supervisore
3. una volta raggiunto l’ufficio, impartiva loro “lezioni di sesso”, per esempio sui genitali e sul loro funzionamento e contemporaneamente stimolava sessualmente il bambino. Se il bambino si eccitava, lo masturbava fino all’eiaculazione e, in qualche caso, si masturbava contemporaneamente – o subito dopo.

Se il bambino non lo respingeva, il cliente interpretava questa mancata resistenza come un segno di assenso, collaborazione e interesse. Se il bambino non opponeva resistenza, il cliente avvicinava il bambino nel suo letto, più o meno una volta alla settimana, masturbandolo fino all’eiaculazione – il bambino restava nel suo letto. Di solito il cliente si masturbava contemporaneamente o poco dopo. Questo tipo di abusi si verificava un numero indefinito di volte, generalmente fino al diploma. Quindi da quando il bambino era minorenne fino all’età adulta….


[continua con analoghe descrizioni in luoghi diversi]



DISTORSIONI COGNITIVE


Ecco alcune delle distorsioni tipiche di Murphy:


“ Per loro era educazione sessuale. Erano molto confusi sul sesso”

“Fra i ragazzi più grandi c’era un’omosessualità aggressiva. Io ho risolto il problema”

“ Non ho mai fatto uso di violenza”

“Sono stato stupido. Non ero adeguatamente preparato”

“Ho pensato che se avessi giocato con i ragazzi una volta alla settimana li avrei fatti sfogare e non avrebbero fatto sesso fra loro”

“Potevo capire che gli piaceva dal fatto che non mi respingevano. Quindi gli piaceva”

“I miei accusatori sono disonesti, cattivi e manipolatori: quindi le loro minacce non dovrebbero essere prese sul serio”


QUESTIONI MORALI CONNESSE AL SACERDOZIO


“Sono un prete debole. Subito dopo pregavo e mi confessavo”

“Loro mi hanno perdonato e io ho perdonato loro”

“Ero convinto, in questo modo di assumere su di me, il fardello dei loro peccati”



Segue.

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