sabato 8 maggio 2010

Nuovi record di tangenti in Italia


Articolo pubblicato domenica 28 marzo 2010 in Svezia da Dagens Nyheter 
fonte: italiadall'estero.
Gli italiani vanno oggi alle urne per eleggere i governi regionali, un test importante per la coalizione del persidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Oltre agli scandali e agli abusi di potere, in Italia c’è una corruzione dilagante, cresciuta ormai a livelli record.

La corruzione in Italia è aumentata lo scorso anno del 229 per cento, secondo un recente rapporto della Corte dei Conti.

È come se avessero riportato le lancette dell’orologio indietro di diciotto anni, ai tempi della grande inchiesta anti-corruzione, ”Mani Pulite”, che aveva svelato il segreto di Pulcinella: la società italiana si basava sulle bustarelle. Ciò che qualche ingenuo allora poteva considerare un’eccezione, risulta oggi nuovamente essere la regola.

- C’è corruzione a tutti i livelli, alto e basso, spiega Lino Busà, presidente di una sezione dell’associazione dei piccoli imprenditori, chiamata SOS Imprese.

Con corruzione ”alta” si riferisce alle grandi tangenti pagate per vincere un contratto pubblico. Può riguardare di tutto, dalla costruzione di strade alla fornitura di prodotti sanitari.

La corruzione “bassa” ha a che fare con il ritardo con cui l’imprenditore riceve il pagamento delle fatture, un fenomeno tutt’altro che insolito. Le fatture rimangono così insolute per mesi, e non vengono pagate finché non si unge il sistema, generalmente con il 2-3 per cento dell’importo fatturato.

- Si tratta di cifre enormi. La Corte dei Conti ritiene che l’anno scorso siano state date e ricevute tangenti per un valore di 60 miliardi di euro, dice Lino Busà a DN.

A livello comunale le bustarelle sono estremamente comuni per ottenere il permesso di aprire un negozio o un’altra attività commerciale.

Il sito del quotidiano La Repubblica ha recentemente pubblicato un video in cui l’ex presidente del comitato dei costruttori di Milano Mirko Pennisi (del PDL, la coalizione di governo del presidente del consiglio Silvio Berlusconi) riceve un pacchetto di sigarette contenente 5 000 euro da un imprenditore che aveva bisogno di un permesso di costruzione.

Le ragioni di un aumento così evidente della corruzione sono svariate, dice Lino Busà, menzionando la crisi economica, che può portare gli imprenditori alla disperazione, al punto che sono disposti a pagare per ottenere un contratto. Ma anche i politici attuali che, se da una parte sono cattivi esempi di moralità, dall’altra sono diventati politici di professione e formano parte della classe sociale privilegiata chiamata oggi in Italia “la casta”.

- Sono politici con innumerevoli privilegi, numerosi collaboratori e segretari. Dato che non sanno fare nient’altro, devono essere rieletti, cosa che favorisce la corruzione.

Questo crimine non viene considerato grave in Italia e termina raramente con un giudizio di colpevolezza. Ancora meno comune è che implichi la fine di una carriera politica o nell’amministrazione.

- Quando il nostro governo cambia le regole ed elimina ad esempio termini come reato contabile, la corruzione cresce automaticamente.

C’è una connessione tra tutti questi fattori, sospira rassegnato Lino Busà. Le bustarelle sono diventate sempre più grandi e ciò presuppone che nel mondo delle imprese si costruiscano fondi neri all’estero, nei paradisi fiscali. La corruzione ai piani alti è quasi sempre legata anche all’evasione fiscale.

È l’accusa mossa contro Silvio Berlusconi in un processo per corruzione a Milano, dove il PM sostiene che il gruppo di Berlusconi abbia pagato 600 000 dollari all’avvocato britannico David Mills. Il processo verrà probabilmente bloccato, grazie all’ultima legge di Berlusconi che stabilisce l’incompatibilità tra la condizione di essere presidente del Consiglio e l’esigenza di difendersi in tribunale.

[Articolo originale "Mutorna i Italien slår nya rekord" di Peter Loewe]

Nessun commento:

Posta un commento