sabato 8 maggio 2010

OPERAZIONE PAPAVERO AFGANO: ALLEATI DI CHI?


Mercoledì 17 marzo 2010 
Fonte: voltairenet.org
Secondo i dati tratti dalle Nazioni Unite e dal Servizio federale russo per il controllo degli stupefacenti, le coltivazioni del papavero da oppio sono state moltiplicati per 40 dall’intervento degli Stati Uniti in Afghanistan, per raggiungere le 7500 tonnellate nel 2008.

La coltivazione di Papavero si estende per almeno 193 000 ettari. Il raccolto viene lavorato con prodotti chimici importati. Le piantagioni ed i laboratori sono situati, per il 92%, nelle zone in cui le truppe della NATO esercitano la loro autorità.

Nel 2008, l’eroina afgana ha ucciso più di 100000 persone in tutto il mondo. Così Mosca ha deciso d’indicare la responsabilità della NATO, davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Ufficialmente, i responsabili politici degli Stati Uniti si oppongono alla fumigazione delle colture, al fine di non inimicarsi i contadini afgani. Preferiscono lottare contro l’importazione dei prodotti chimici necessari. Durante il periodo sovietico, la CIA, consigliata dal direttore dei servizi segreti francesi Alexander de Marenches, aveva incoraggiato i mujahidin a coltivare papaveri per intossicare i giovani soldati dell’Armata Rossa. All’epoca, i prodotti chimici necessari sono venivano importati da agenti francesi, infiltrati nell’associazione Medici Senza Frontiere. Il traffico fu organizzato a livello locale dalla famiglia Karzai.

Noto pubblicamente, gran parte della corrente produzione afgana, viene acquistata e trasformata da una organizzazione criminale guidata dal fratellastro del presidente Karzai, Ahmed Wali Karzai, e controllato dal Pentagono. La parte della produzione destinata all’Europa occidentale, viene trasportato da un aereo delle forze Usa verso Camp Bondsteel (Kosovo), poi preso in carico dal mafioso kosovaro Hashim Thaci. Quest’ultimo è diventato Primo Ministro del Kosovo, con il sostegno dell’ambasciatore Frank Wisner Jr. e di Richard Holbrooke, rappresentante speciale per l’Afghanistan del presidente attuale Obama.

===

Per ulteriori informazioni:
I segreti dei potenti, intervista di Christine Ockrent-Kouchner ad Alexandre de Marenches (Longanesi, 1986).
“Le gouvernement kosovar et le crime organisé”, di Jürgen Roth
“La géopolitique derrière la guerre bidon des États-Unis en Afghanistan”, di F. William Engdahl

Nessun commento:

Posta un commento